Plusvalenza municipale
Come verrà calcolato ora il nuovo plusvalore?
Il Governo ha fissato due opzioni di calcolo per le nuove plusvalenze comunali. Il contribuente deciderà quale sistema preferisce quando paga le tasse.
Il primo metodo è il cosiddetto 'sistema bersaglio'. In questo caso la base imponibile dell'imposta è il risultato della moltiplicazione del valore catastale del terreno al momento della vendita per i coefficienti fissati dai comuni.
In ogni caso, tali coefficienti non possono superare quelli stabiliti dal decreto. I coefficienti saranno aggiornati annualmente tenendo conto dell'evoluzione del mercato immobiliare.
La novità è che questo sistema oggettivo diventa opzionale. Il contribuente ha la possibilità di pagare le imposte sulla base della plusvalenza reale ottenuta al momento del trasferimento di un immobile.
Se si sceglie la 'real capital gain', la base imponibile sarà calcolata ricavando la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di cessione dell'immobile. Su questa differenza va applicata la proporzione che il terreno ha nel cespite.
Se il contribuente dimostra che la plusvalenza reale è inferiore a quella risultante dal metodo di stima oggettiva, può essere applicata la plusvalenza reale.
Paghi solo se vinci
Il decreto-legge prevede inoltre che non saranno soggette a tassazione quelle situazioni in cui non vi è alcun aumento del valore del terreno. In altre parole, se non si ottiene un profitto, le plusvalenze comunali non dovranno essere pagate.
Per questo, la persona interessata a provare l'inesistenza di un aumento di valore deve dichiarare il trasferimento, nonché fornire i titoli che documentano il trasferimento e l'acquisizione.
Inoltre, come novità, saranno tassate le plusvalenze generate in meno di un anno.
In altre parole, quelli che si verificano quando tra la data di acquisizione e quella di trasmissione è trascorso meno di un anno e, quindi, possono avere natura più speculativa. Questa opzione è già applicata in alcune città.
I Comuni che hanno istituito l'Imposta sull'incremento di valore del suolo urbano avranno un termine di sei mesi dall'entrata in vigore del Decreto-legge per adeguare la propria disciplina al nuovo quadro normativo.